1 – Bicameralismo meglio Monocameralismo
Per ridurre i costi, abbreviare i tempi di approvazioni delle leggi che a volte sono lunghi o non si riesci a portare a termine in 5 anni.
2 – Ballottaggi meglio Un solo turno. Nella 2^ votazione i partecipanti sono sempre di meno rispetto al 1° turno3 –
3 Tessera elettorale Inutile e costosa
4 – Voto di genere meglio libero e ripristino della preferenza unica
Consente di superare la segretezza del voto e riduce ed in alcuni casi, sopprime la libertà di scelta del votante
5 – Numero eletti meglio in rapporto ai voti validi
E’ l’unica norma semplice e lineare che consentirebbe di ridurre la pletora dei politici, ridurre i costi, un freno al mancato senso dello Stato e ricordarsi che fare gli interessi personali porta all’ astensione dal voto e all’ assegnazione di meno candidati alle diverse aree elettorali territoriali.
6 – Turno elettorale 2 giorni meglio 1 solo giorno
E’ un assurdo e vergognoso per un italiano, dove sempre di meno sono gli elettori che siamo uno dei pochi popoli che ha bisogni di due giorni per votare e per un numero di tante ore, a parte le spese.
7 – Cariche uninominali meglio 2 candidati e scelta da chi vota
Ogni partito o coazione deve presentare due candidate e saranno le preferenze a stabilire chi dovrà svolgere la funzione massima e quella di vice. Omissis gli altri vantaggi
8 – Elezioni in un anno meglio solo 1^ eccezionalmente due
E’ auspicabile che termini lo sport nazionale elettorale a giorni alterni e che il Governo stabilisca che in un anno esistono al massimo 2 turni nel quale dovranno essere convogliate tutte le forme elettorali
9 – Cariche uninominali vincolo per la durata della carica
L’eletto a carica uninominale nel momento in cui accetta è necessario che s’impegni a svolgere la funzione per l’intera durata, salvo questioni di forza maggiore
10 – Cambio di partito revoca carica e indennità
Libertà assoluta per il cambio delle proprie convinzioni ed idee ma non a scapito della collettività. L’eletto in un partito ha preso un impegno con i propri elettori.
Nel momento in cui non si ritrova nei programmi e iniziative dello stesso deve rinunciare alla carica e di conseguenza essere sostituito dal primo degli eletti che subentra a questi. Non sta scritto a nessuna parte che possa conservare titolo e prebende.
Questa interpretazione ,pro domo sua, ha permesso diversi disastri tra cui la nascita di diversi partiti tra cui ricordiamo Azione, Italia viva, e nel passata tanti altri tra cui si ricorda Rifondazione comunista.
Antonio Fasiello