DIVARIO NORD – SUD

A.Na.Fr.I.

                               (Associazione Nazionale Frazioni ITALIA)

Via Rossini n. 8. Tel. 0832/861066 Tel.. 334-3634095

C.A.P. 73029 ACAYA – E

 

                             Al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni

Palazzo Chigi Roma

Al Vice Presidente del Consiglio

Palazzo del Viminale – Roma

Oggetto : Divario Nord – Sud.

 

 Il Governo per porre rimedio allo squilibrio  economico-sociale tra le aree ha ritenuto destinare un 40 % delle risorse al Sud.

   E’ qualcosa  ma è troppo poco, è insufficiente.

   A parere di chi scrive è necessaria una distribuzione  delle risorse  con le seguenti percentuali : .

                                            50% al Sud – 30 % al Centro – 20 % al Nord

 

   Oltre a questo occorre un’ opera di controllo e sensibilizzazione per accelerare i tempi di realizzazione dei lavori pubblici.

   Nel Sud il ricorso al 2° o 3° turno di lavori  in una giornata   per rispettare la  data della fine lavori o i  tempi programmati in sede di contratto non è concepita ,non è immaginabile.

   Le condizioni climatiche, nel Meridione, rispetto al Centro – Nord,  sono più favorevoli  e rendono vantaggioso ed utile il ricorso a più turni di lavoro.

  Lo Stato , inoltre, deve ricorrere o utilizzare il potere di sostituzione o di surroga nei rapporti con gli Enti territoriali ogni qualvolta vi sono notevoli ritardi nella realizzazione delle opere, blocchi o sospensione che possono pregiudicare i completamenti o la perdita dei finanziamenti.

   Il fenomeno delle centinaia, migliaia di  opere fantasma anche se finanziate o incompiute ( quasi in Germania sconosciuto ) deve finire in Italia.

  Si omette di parlare di  livello di qualità di servizi riportando solo i settori : ferrovie – porti – aeroporti – università – tecnologia – medicina.

   Basta pensare che un meridionale se vuole fare carriera deve trasferirsi a Roma  o a Milano,  per lavoro o per ragioni di salute nel Centro – Nord.

 

A titolo di esempio riportiamo un caso specifico .

Anni 1965/75 —  Strada regionale n. 8 San Cataldo LE) – Otranto

                        Finanziamento 19 miliardi di  lire

Anni  2020/25 —  Strada regionale m. 8  Lecce  — San Foca ( in sostituzione )

                          Finanziamenti  55 milioni di euro ( ancora da realizzare)

   Dal confronto monetario si evince il danno in moneta e quello temporale.

Distinti saluti

                                                     Il presidente

                                              (  Antonio prof. Fasiello )