Consigli locali elettivi ed Enti locali

A,Na.Fr:I: (Associazione Nazionale Frazioni ITALIA)

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  Al PRESIDENTE DEL Consiglio Sig.ra Giorgia Meloni   ROMA

 Oggetto : consigli locali elettivi  ed Enti  locali.

  In Italia esistono dai 25.000 ai 30.000 piccoli centri abitati che non formano comune autonomo. Diversi di essi hanno una popolazione che supera i 5.000 residenti  mentre, strano  a dirsi, la maggioranza degli Enti locali ha una popolazione residente inferiore.Nei Centri minori,  ipotizzando  una media di 500  abitanti,  è presente una popolazione totale di  almeno 10 -12 milioni, cioè il 20 % degli italiani.

   Le persone ivi residenti sono  discriminate, in questi paesi  mancano spesso scuole elementari e materne, farmacia, ambulatorio medico,,uffici postali, banco posta e  visibilità.

   Quando si verificano calamità naturali le prime persone a subire  gravi danni sono i residenti  nelle frazioni.. La televisione annuncia  che queste sono rimaste isolate, senza corrente e registrano il maggior numero delle vittime. Non è la natura , non sono i terremoti, a fare differenze tra sedi dei comuni e frazioni, ma quest’ultime ad essere dimenticate –  trascurate, in stato di abbandono, prive di servizi, dove non è stata garantita  nessun tipo di manutenzione ordinaria e straordinaria.

  Nel 90 % dei casi non hanno rappresentanti né nel Consiglio né in Giunta.

   Occorre  ed è indispensabile istituire i consigli locali elettivi, come avviene in Grecia da oltre un decennio (eletti insieme ai Consigli comunali) e che il presidente dei C. L. E. faccia parte della Giunta. e del Consiglio con diritto di parola e di voto sulle materie che riguardano la Località o frazione .   E’ da superare il malcostume imperante che tutti i servizi e gli uffici sono collocati nella sede degli organi statutari dell’Ente locale; questa non è democrazia ma razzismo, discriminazioni nel territorio.  A livello locale, come nazionale, regionale, provinciale, è necessario il decentramento amministrativo.  Nel comune di Vernole, 7.000 abitanti, uffici e servizi sono tutti a Vernole con 2.000 residenti e nessun negli altri Centri abitati dove abitano 5,000 persone.

   Regioni, province, comuni tutti rivendicano diritti ed autonomie.

   E le frazioni, borghi e piccoli centri ?

   Devono morire, non hanno alcun diritto di esistere, di far valere e far conoscere  e conservare  gli usi e le tradizioni che costituiscono  la propria cultura  e storia , di avere una propria immagine.

   L’esistenza di 2.000 comuni con popolazione fino a 1.000  abitanti e il divieto di costituirsi in comune autonomo di Frazioni  con 5.000 residenti  rappresenta  una grande ingiustizia  che contrasta con i principi di equità ed uguaglianza  che sono  principi fondamentali della Costituzione italiana.

                                                                                 Il presidente (  Antonio prof. Fasiello  )