I governi facilitano l’impoverimento della popolazione a favore di pochi (Assicurazioni – Banche -Enti territoriali di servizi a livello nazionale)

 

   Il Governo Draghi, anche se non sembra, sta seguendo la politica dell’ex presidente del consiglio Monti, favorisce i grandi gruppi economici  a danno di lavoratori e pensionati.

   L’aumento delle tariffe dal 15 al 40 % di servizi pubblici essenziali aggrava lo stato di povertà di milioni di i famiglie; basta pensare alla aumento del costo dei carburanti che colpisce l’intera popolazione (dai 15 ai 90 anni)

   Si afferma che quando l’edilizia è in espansione l’economia si riprende, è altrettanto vero che quando i costi dei carburanti e delle fonti di energia  aumentano il potere d’acquisto delle famiglia cala, la povertà aumenta , il sistema economico va in crisi.

   Non si può accettare l’aumento  dei prezzi, del costo della vita con il livello fermo delle pensioni e degli stipendi e/o salari,

   I sacrifici non devono gravare solo sul popolo ma in proporzione sui grandi gruppi, fornitori di servizi, caste, corporazioni, dirigenti dello Stato, Enti parastatali, Enti pubblici territoriali.

   Le pensioni sono ferme da anni, il potere d’acquisto di milioni di famiglie appartenenti a questa categorie è in forte calo tanto che ora molte sono scese nella fascia di povertà.

   L’ultimo sperpero di risorse  negli aumenti concessi ai Sindaci la cui attività si basa sul volontariato, giustificata  ipocritamente dalla carenza di candidati.

   Non risulta in tutta Italia che comuni siano rimasti senza primo cittadino.

   L’aumento medio delle indennità è stato del 40 %, se applichiamo la stessa % ad una pensione di € 1500.00 questa dovrebbe essere portata a € 2100 mentre non supera € 1650.00.

   Non si può tutelare la classe politica, le caste e le corporazioni, ne fare discriminazioni tra lavoratori e pensionati, negando a quest’ultimi pari dignità e trattamenti nelle dovute proporzioni.

   Quando si concede un aumento per il recupero della perdita del potere d’acquisto lo stesso deve interessare l’intera collettività.

   Per concludere le città metropolitane che dovevano interessare solo le città con una popolazione superiore ad un milione di abitanti non sono state richieste dal popolo sovrano ( art. 1 della C: I. ) come del resto le regioni ,ma per soddisfare le ambizioni  illimitate dei partiti e dei politici.

     Distinti saluti

                                               Il presidente Antonio prof. Fasiello