Il ripetersi a giorni alterni di votazioni hanno determinato la nausea negli elettori e l’ inutilità delle stesse. I ballottaggi , in cui il numero dei partecipanti è sempre inferiore al 50 %, rappresentano dei costi inutili ; il ricorso ad elezioni comunali prima della scadenza naturale non ha senso, l’elezioni suppletive nei collegi rimasti scoperti vanno evitate. In entrambi i casi il problema si risolve con la candidatura di due aspiranti per forza politica o coalizione per dare la possibilità di scelta e/o di preferenza agli elettori e di subentro all’ex sindaco e al parlamentare, venuti meno per le più varie cause. Anche nel caso di scioglimento del consiglio comunale il Commissario deve reggere l’amministrazione fino alla scadenza dei cinque anni. L’introduzione delle modifiche renderebbe effettiva l’elezione diretta del sindaco e del vicesindaco ( secondo per preferenze tra gli aspiranti, alla carica di sindaco), attualmente la nomina dei primi cittadini è fatta dai partiti. Con riferimento alle elezioni in generale le scadenze devono essere quinquennali e svolgersi contemporaneamente nell’intero paese. Ad esempio: elezioni comunali e regionali 20 giugno 2022 – 20 giugno 2027, idem per le nazionali e le europee, referendum sempre in coincidenza a votazioni a livello nazionale.. L’attuale sistema non consente ai Governi e ai Parlamentari di lavorare perché continuamente impegnati nelle campagne elettorali e condizionati nelle decisioni dal timore di scontentare gli elettori del giorno e, quindi, sono continuamente in una situazione di permanente stallo o meglio paralisi. Basta ! E’ tempo di finirla con lo svolgimento di 7/8 turni elettorali in un anno. In un periodo storico in cui la maggioranza (quasi) assoluta non vota è assurdo prevedere due giorni per le elezioni, quando in tutto il mondo le votazioni hanno luogo in una sola giornata. Siamo forse dei disabili ? Il presidente Antonio Fasiello