Il codice e fiscale e l’identità locale
L’entrata in vigore della riforma e dell’anagrafe tributarie negli anni ’70 hanno comportato l’annullamento dell’identità locale per un’errata attuazione delle norme.Lo spirito della legge era quello, con riferimento al codice fiscale, di essere utilizzato solo e soltanto negli atti di natura economica al fine di combattere l’evasione fiscale. I risultati sono stati disastrosi e i tributi gravano essenzialmente sui percettori di redditi fissi; altrettanto funesto l’annullamento indiretto della visibilità, immagine e identità delle Località che non costituiscono comune autonomo.Lo stesso codice fiscale, così come impostato, viola il principio di riservatezza personale poiché riporta anche il giorno di nascita ed il sesso del contribuente.
Si propone un’idea che rende più visibile l’origine del contribuente inserendo la sigla della provincia e, attraverso l’uso di un codice numerico, della Località e l’omissione del giorno di nascita.Si esemplifica la proposta che assicura visibilità, pari dignità, immagine, identità a tutti i Centri abitati, senza alcuna disparità, con la sigla della provincia e omette un dato molto personale qual è il giorno di nascita.
Sarebbe opportuno che come luogo di nascita s’indichi la Località , non il comune, di residenzaAll’indicazione generica del comune l’A.Na.Fr.I. preferisce l’attuale normativa. e per una signora di nome Mancino Anna Maria nata ad Acaya LE l’11 gennaio 1945 in sostituzione dell’attuale C.F. MNC NMR 45 A 51 L776Y
il nuovo C.F. diventa MNC NMR 45ALE A001 Q.
Con questo sistema il o la contribuente non è costretto/a a far conoscere il sesso né il giorno di nascita, mentre la Località viene individuata con un numero che fa riferimento all’ordine alfabetico dei Centri abitati della provincia e che praticamente consente l’attribuzione di un codice fiscale in sede provinciale fino a 999 Centri abitati; nel caso raro di più di mille paesi si premette la lettera B ripartendo da 001.Non si può assicurare visibilità a 1850 comuni con popolazione inferiore a 1.000 e/o 500 abitanti , negandola a migliaia di Località in tutta Italia con una popolazione residente superiore a 1.000 – 2000 – 3.000 e più residenti.
Non è giusto. Non si accetta la situazione attuale. A chi tutto e a chi niente.
Il pressidente ( Antonio prof. Fasiello )
Inviato a:
Al Ministero delle Finanze Roma
Al Ministero delle Pari Opportunità Roma
e p. c. Agli Organi di Stampa Loro Sedi