A.Na.Fr.I.
(Associazione Nazionale Frazioni Italia)
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Acaya ____________
La retribuzione annuale del presidente dell’INPS triplicata in un batter d’occhio da circa 50.000 a 150.000 €, retribuzioni di dirigenti nominati da sindaci fissate liberamente (comune di Roma), indennità di parlamentari, , consiglieri regionali, regioni a statuto speciale.
Il limite fissato dalla legge di un reddito annuale massimo di € 240.000 non viene rispettato o aggirato con sotterfugi. Amministratori di grandi società in crisi con perdite milionarie che percepiscono lauti onorari e come se ciò non bastasse indennità di fine rapporto di milioni, vitalizi e pensioni dati con requisiti figurativi o per attività svolte da pochi giorni ad un massimo di 5 anni.
Agli operai o impiegati che hanno dato la loro vita per le imprese e società, invece, ciò non è possibile.
Altra offesa al pudore e alla povertà è la facoltà data ai politici di chiedere la restituzione dei contributi versati rinunciando al vitalizio, negata a tutti gli altri lavoratori che non avendo raggiunto i vent’anni di contributi non solo non maturano la pensione ma ci rimettono i sacrifici per quanto versato all’INPS durante l’attività lavorativa, che trattiene senza alcun ristoro.
Gli aumenti dei salari e degli stipendi per i lavoratori e pensionati sono nell’ordine di decine di euro perché le casse erariali non lo consentono poiché sono milioni, quando si tratta di parlamentari, magistrati , dirigenti , e caste varie in considerazione del numero limitato di persone non ci sono limiti in quanto la loro incidenza non è significativa,
Ai poveri che sono al limite della soglia di povertà si nega anche il poco perché sono molti, a coloro che già vivono nell’agiatezza si dà molto senza problemi perché sono pochi .
E’ un senso di giustizia all’inverso.
Al cittadino viene riconosciuto, in teoria, il principio di eguaglianza (art. 3 della C.I.) solo nel momento in cui riveste lo status di elettore, per il resto della vita subisce la dittatura partitica, fiscale, giudiziaria e burocratica.
Se il potere appartiene al popolo non si comprende perché non sono consentiti referendum in materia fiscale e propositiva, perché i sistemi elettorali non garantiscono agli elettori la facoltà di esprimere le proprie scelte e si trovano di fronte a liste bloccate e candidature uninominali ( candidati sindaci e presidenti di regione).
Anarchia tra regioni (ordinarie e a statuto speciale), sindaci e presidenti di regione (con riferimento ai tributi regionali e locali).
Anarchia tra comuni della stessa regione con riferimento ai tributi locali ( TARI – IMU – Contributi agricoli da Enti locali confinanti, chi si e chi no.
Si hanno circa 8.0000 repubbliche per quanti sono i comuni
e 7.000 differenti sistemi di giustizia per quanti sono i magistrati giudicanti.
Distinti saluti
Il presidente
( Antonio prof. Fasiello )