Riforme strutturali, fatte solo quelle non richieste dal popolo

Oggetto: Riforme strutturali,fatte solo quelle non richieste dal popolo.

 

Si parla quasi quotidianamente di riforme strutturali ma non si chiarisce mai quali settori devono interessare e in che consistono.

Sono state prese misure di natura economica, fiscale,  pensioni e lavoro che riguardano solo la gente comune.

Si ricordano l’I .M .U ., l’età pensionabile e gli anni ci contribuzione non inferiori a 40, l’aumento dei redditi catastali dei fabbricati e dei terreni, il blocco dell’adeguamento retributivo per tutte le pensioni di un valore lordo mensile superiore a € 1.405.

Nessun provvedimento che abbia interessato la classe politica e i privilegi, le corporazioni o caste degli alti dirigenti, magistrati, alti ufficiali.

Come si va a richiedere 40 anni di contributi e 66 anni di età per l’acquisizione  del trattamento pensionistico ai veri lavoratori  quando parlamentari e consiglieri regionali se lo attribuiscono da soli (in contrasto evidente con la Costituzione) dopo 5 o al massimo 10 anni di attività politica, non di lavoro.

I politici dovrebbero dare l’esempio e prevedere per se stessi requisiti maggiori e più rigorosi.

Le riforme strutturali devono riguardare incisivamente la classe politica, amministrativa e alti dirigenti.

Se l’Italia ha un debito pubblico di 2.000 miliardi  le responsabilità sono della politica; ai suoi rappresentanti bisogna chiedere i sacrifici per pagare gl’interessi e rimborsare i capitali.

Le riforme strutturali richieste dal popolo sono le seguenti:

1. Repubblica presidenziale;

2. Parlamento unicamerale e con meno di 300 componenti;

3. Abolizione delle Regioni dalla cui istituzione non si è avuto alcun progresso

3. Corte costituzionale di 11 membri e quorum per le sentenze di 2/3;

4. Eliminazione dei vitalizi e dell’indennità d’inserimento a fine mandato con equiparazione  a   tutti gli altri lavoratori;

5. Elezioni da svolgersi ogni 5 anni senza eccezioni ed in solo giorno;

6. Incarichi elettivi della durata massima di 10 anni per qualsiasi livello;

7. Età massima per le candidature 70 anni per tutti.

Distinti saluti

Il presidente

( Antonio prof. Fasiello )